Dal mese di luglio sarà disponibile in tutti i negozi di giocattoli la prima Barbie con gli apparecchi acustici, l’ultima arrivata in casa Mattel, insieme a Ken con la vitiligine.
Sono ormai molti anni che Barbie non rappresenta più un modello di bellezza stereotipato: al contrario, grazie alla linea Fashionistas, è diventata sempre più inclusiva e attenta alle diversità e a tutti quei piccoli particolari che rendono uniche le bambine di tutto il mondo. Il nuovo obiettivo della Mattel infatti è realizzare bambole in cui chiunque possa rispecchiarsi, bambole che spingano le bambine a credere in se stesse e a realizzare i loro sogni, bambole che le aiutino a comprendere meglio il mondo attraverso il gioco.
Ecco perché, oltre a Barbie (e Ken) con diversi fisici e altezze, diverse carnagioni e colori di capelli, ci sono anche Barbie sulla sedia a rotelle, con protesi alla gamba, con la vitiligine, e da luglio anche Barbie con gli apparecchi acustici.
Per la realizzazione di questa bambola in articolare, la Mattel si è avvalsa dell’aiuto della dottoressa Jen Richardson, esperta nel campo dell’audiologia educativa, per rendere quanto più verosimile la protesi giocattolo e l’esperienza uditiva delle persone ipoacusiche.
La filosofia alla base della linea Fashionistas è senza dubbio quella dell’inclusività, e lo spirito quello di aiutare i bambini a rapportarsi con le diversità che vedono ogni giorno nel mondo che li circonda attraverso il loro giocattolo preferito. Lisa McKnight, Executive Vice President and Global Head of Barbie and Dolls, ha dichiarato proprio questo in una recente intervista: “È importante che i bambini si vedano riflessi nel prodotto e che allo stesso tempo siano incoraggiati a giocare anche con bambole che non gli assomiglino per aiutarli a capire e celebrare l’importanza dell’inclusione”.
Barbie non è stata la prima
Nonostante il grande successo che Barbie con gli apparecchi acustici sta riscontrando ancora prima di uscire sul mercato, bisogna dire che non è stata la prima bambola al mondo ad indossare le audioprotesi. Già da diversi anni l’azienda di giocattoli Makies ha creato una linea di bambole che si possono personalizzare aggiungendo proprio apparecchi acustici, occhiali, protesi, e anche cicatrici.
Anche la LEGO, la famosa azienda di mattoncini colorati, ha lanciato nel 2020 la prima mini-figure con gli apparecchi acustici all’interno del set LEGO City Main Square (60271).
L’attenzione delle case produttrici di giocattoli al mondo della disabilità, e della perdita uditiva in particolare, nasce già nel 2015, quando è nata la campagna #ToyLikeMe (Un giocattolo come me) ad opera di tre mamme inglesi, tra cui Rebecca Atkinson, scrittrice e giornalista ipoacusica.
“Come persona cresciuta con gli apparecchi acustici, ho ricordato in prima persona come ci si sente a essere un bambino che non si è mai visto rappresentato dall’immaginario collettivo e cosa può fare per l’autostima di un bambino” si legge sul sito della campagna.
Grazie alla campagna #ToyLikeMe, che ha raccolto subito un numero enorme di like, consensi e donazioni, le case produttrici hanno aperto gli occhi sulle diversità con cui ogni giorno i bambini si confrontano e hanno iniziato ad aprirsi ad una maggiore inclusività.
Audin, da sempre vicino ai più piccoli con Audin Bimbi, è impaziente di scoprire questa Barbie con gli apparecchi acustici.