L’ipoacusia infantile è una condizione che può avere un impatto significativo sulla vita di un bambino, sulla sua capacità di apprendimento e sullo sviluppo del linguaggio, come abbiamo avuto modo di sottolineare in un precedente articolo dedicato ai bambini e alla scuola (inserire link).
Questa volta, vogliamo spostare l’attenzione sull’importanza della prevenzione, al fine di ottenere una diagnosi precoce di ipoacusia infantile e mettere in atto interventi tempestivi fondamentali per garantire al bambino una migliore qualità di vita. In particolare, diversi studi nonché la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineano l’importanza dello screening neonatale universale, che prevede un test dell’udito già pochi giorni dopo la nascita e sono in grado di rilevare l’ipoacusia congenita.
Screening neonatale obbligatorio: come si svolge
In Italia, il Ministero della Salute ha istituito un programma di screening neonatale obbligatorio per tutti nuovi nati.
Il test utilizza una tecnologia non invasiva per misurare la risposta uditiva del bambino agli stimoli sonori, risultato non facile data l’impossibilità di collaborazione dei piccolissimi pazienti e la loro disattenzione agli stimoli acustici. Tuttavia, grazie all’evoluzione tecnologica, all’utilizzo di strumenti molto sensibili e alla messa a punto di test audiometrici oggettivi, è possibile ottenere risultati affidabili.
L’esame dura pochissimo ed è effettuato tramite una piccola sonda con tappo di gomma che emette degli impulsi sonori; questi vengono registrati dalla coclea, tradotti in impulsi elettrici ed inviati al cervello; durante questo processo vengono emessi dei suoni di risposta, che vengono registrati dalla sonda e trasmessi ai tecnici audiologi. L’esito positivo è segnalato da risultato PASS, mentre quello negativo dal risultato REFER; in questo secondo caso, il bambino dovrà essere sottoposto ad ulteriori test diagnostici per confermare la diagnosi.
Lo screening neonatale permette di intervenire quanto prima, offrendo al bambino la migliore possibilità di sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento: ecco perché la legge italiana rende obbligatorio lo screening neonatale per tutti i nuovi nati.
Attraverso lo screening neonatale l’Italia promuove infatti la prevenzione uditiva a partire dai primi giorni di vita e Audin è in prima linea per prendersi cura del benessere uditivo dei più piccoli attraverso il suo centro dedicato ai più piccoli, Audin Bimbi.
È importante che i genitori e le famiglie siano informati sull’importanza di queste misure e seguano le linee guida raccomandate dal sistema sanitario italiano per assicurare la salute uditiva dei loro bambini. Solo attraverso un impegno congiunto delle autorità sanitarie, dei professionisti della salute e delle famiglie, si può garantire che ogni bambino abbia l’opportunità di sviluppare al massimo il proprio potenziale.